martedì 21 ottobre 2008

Tagli all'università, 40mila in corteo a FirenzeScontri tra polizia e studenti a Milano: tre feriti

Alla Sapienza occupate quattro facoltà. A Genova lezioni in piazzaA Bologna gli studenti occupano i binari della stazione

ROMA (21 ottobre) - Una giornata di manifestazioni e di scontri, quella di oggi, che ha visto scendere in piazza, ancora una volta, migliaia di studenti di numerosi atenei italiani, per protestare contro i tagli all'Istruzione. Secondo l'Udu (Unione degli universitari) sono stati 100mila gli studenti, i professori e i ricercatori che oggi hanno protestato nelle varie città italiane. «Il dato che emerge dalle assemblee ormai uguale in tutte le manifestazioni locali è la richiesta di abrogazione degli articoli 16 e 66 della legge 133 e l'esigenza di partecipare alla mobilitazione nazionale già lanciata per il 14 Novembre».Scontri a Milano: tre feriti. A Milano al termine dell'assemblea degli Stati generali delle facoltà dell'Università, che si è tenuta questa mattina in via Festa del Perdono, diverse centinaia di studenti hanno dato il via a una manifestazione spontanea. Il corteo, non autorizzato, si è incamminato per le vie del centro, bloccando il traffico. Poi ha raggiunto la stazione delle ferrovie Nord di piazzale Cadorna nel tentativo di occuparla e fermare i terni. All'ingresso dello scalo gli studenti hanno tentato di forzare il blocco delle forze dell'ordine. Ci sono stati scontri poco dopo le 15, quando i manifestanti hanno iniziato a spingere gli agenti, che hanno reagito a colpi di manganello. Il bilancio del tafferuglio è di tre feriti (due alla testa e uno al volto) e tre contusi. Firenze. In 40 mila, per la questura (almeno il doppio per gli organizzatori), gli studenti, i lavoratori e i ricercatori scesi in piazza a Firenze contro i tagli alla scuola. Il corteo è stato organizzato dai sindacati toscani di Flc Cgil, Cisl Università, Fir Cisl, Uil Pa ur, insieme alla rappresentanze degli studenti universitari. I giovani hanno cantato cori come "Tremonti non tagliare, la nostra cultura è da valorizzare" ed esposto striscioni e scritte «Contro la scuola dei padroni», sostenendo che «La ricerca si fa, non si distrugge». Alcuni hanno poi "chiesto l'elemosina" con il tipico cappellino universitario, altri hanno cartelli al collo con scritto "adotta un precario".A Bologna alcune centinaia di studenti dell'Università, dopo aver sfilato in corteo, hanno raggiunto la sede del Rettorato e vi hanno fatto irruzione. Studenti e Collettivi universitari hanno poi raggiunto la stazione ferroviaria e hanno occupato «simbolicamente» il primo binario dello scalo per una decina di minuti. Secondo la Questura, durante l'occupazione temporanea della stazione di Bologna c'è stato anche un lancio di pietre dei manifestanti contro la Polizia.A Genova. Pacifica la manifestazione di Genova, con lezioni condotte dai professori della facoltà di Lettere in strada. Il professore di storia contemporanea Antonio Gibelli ha tenuto il suo corso sulla prima guerra mondiale, spaziando sino a Vittorio Foa e l'assemblea Costituente, nella piazzetta davanti alla biblioteca universitaria in via Balbi. Sopra l'entrata della biblioteca lo striscione: «Contro l'università-fondazione portiamo in piazza la lezione - Facoltà genovese in lotta».Gli studenti incontrano Napolitano. A Roma una delegazione di studenti ha incontrato questa mattina nello studio del Rettore dell'università La Sapienza il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per consegnargli una lettera a nome di studenti, dottorandi e precari della ricerca. Nella lettera, che criticava i tagli del governo alle università, è stato chiesto al presidente di «prendere posizione, affinché il carattere pubblico della formazione non venga definitivamente dismesso». E con l'augurio che il presidente Napolitano «decida da che parte stare» e non abbandoni a se stessi scuola, università e ricerca pubblica. Dopo aver letto la lettera, Napolitano ha parlato con i ragazzi affermando che «ha apprezzato le modalità con cui gli studenti hanno espresso il loro pensiero, ha detto alla delegazione che l'università è una priorità del Paese, ma la sua funzione non è politica, per cui con la sua responsabilità morale risponderà ai ragazzi nei modi consentiti». Roma: alla Sapienza sit-in davanti al Rettorato. Scienze politiche, Lettere, Fisica e Chimica. Queste le quattro facoltà che sono state occupate da centinaia di studenti del primo ateneo romano come forma di protesta contro la legge 133 e i tagli all'università. Gli studenti, che questa notte dormiranno all'interno delle quattro strutture universitarie, spiegano di aver «messo in atto solo una prima forma di protesta, in attesa dell'assemblea di ateneo che si terrà domani alle 14, nella facoltà di Lettere. Qui decideremo come proseguire la protesta in maniera unitaria».In giornata si è svolto un sit-in davanti al Rettorato dell'Università: «Noi la crisi non la paghiamo» hanno urlato tutti in coro, mentre i rappresentanti dei collettivi di Scienze politiche e Fisica hanno spiegato: «Per noi il blocco della didattica è uno strumento con il quale l'università si dichiara contro la legge 133. Se il Senato non voterà questa misura, l'università la bloccheremo noi». A Napoli. Un corteo di studenti universitari e delle scuole superiori ha attraversato le strade del centro di Napoli. Il corteo si è concluso in prossimità della sede di Confindustria.A Palermo. Assemblee anche nelle facoltà dell'Università a Palermo per discutere della legge 133. Gli studenti hanno formato un nuovo corteo, dopo quello di lunedì, che si è diretto verso la sede della Prefettura. Oscurato il sito dell'università. Come aveva annunciato il rettore Silvestri ha oscurato il sito http://www.unipa.it/ dell'Università di Palermo in sostegno alla mobilitazione contro il decreto legge. Anche all'Università della Calabria sono estesi a quasi tutte le facoltà la discussione e il dibattito sugli impatti della legge 133. La facoltà di Scienze Politiche ha indetto un'assemblea per domani e le attività didattiche pertanto saranno sospese.Tra le altre manifestazioni a Cagliari è stata organizzata dall'Unione degli universitari (Udu) un'assemblea di ateneo. Assemblea anche all'Aquila alla facoltà di Economia. A Parma nel pomeriggio assemblee alle facoltà di ingegneria e lettere, e a Pavia a Scienze politiche. Assemblee anche a Perugia alle facoltà di Ingegneria e medicina.

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